Google Keyword Planner: come ottimizzare il sito per la SEO

Google Keyword Planner è lo strumento gratuito di Google che aiuta a ottimizzare i contenuti del sito nella ricerca organica e a predisporre un piano editoriale allo scopo di ottenere più traffico.

8 novembre 2020

Google Keyword Planner è lo strumento gratuito di Google che aiuta a ottimizzare i contenuti del sito nella ricerca organica e a predisporre un piano editoriale allo scopo di ottenere più traffico.

Google Keyword Planner è il tool gratuito di pianificazione delle parole chiave di Google Ads, dedicato a inserzionisti sia nuovi che esperti. Usando questo strumento facile e intuitivo, potrete scoprire cosa cercano le persone relativamente al vostro campo di interesse:

  • quante ricerche mensili vengono effettuate nella vostra zona o nel Paese che vi interessa per un determinato prodotto
  • quali sono le parole o le frasi con cui i potenziali clienti cercano informazioni relative ai prodotti che vendete.

Potrete estrarre un elenco di parole chiave in excel da utilizzare nella creazione dei testi, delle descrizioni e delle categorie dei prodotti e degli articoli.

Come funziona Google Keyword Planner

I clienti possono trovare un sito in vari modi, ma quello principale è cercare l’oggetto di loro interesse nei vari motori di ricerca. Quindi è molto importante che il sito compaia nella prima o al massimo nella seconda pagina dei motori. Perché questo avvenga, la prima cosa da fare è scrivere i contenuti del sito utilizzando il maggior numero di parole chiave. In questo modo, quando qualcuno effettuerà una query con quelle parole, le pagine che le contengono usciranno nella SERP di Google.

Per trovare le parole chiave giuste per la propria attività, si entra nella Home di Google Ads, il programma di Google finalizzato alla creazione di campagne pubblicitarie a pagamento. Se non si possiede un account, si dovrà creare e poi si dovrà saltare la configurazione guidata che serve a impostare una campagna a pagamento.

Cliccando sul simbolo della chiave inglese in alto a destra dello schermo, si aprirà un menu da cui selezionare “Strumento di pianificazione delle parole chiave”. Successivamente si dovrà cliccare su “Trova nuove parole chiave”, inserire la Url del proprio sito, e a quel punto si otterrà un elenco di parole o frasi chiave che si possono scaricare in formato CSV, con i volumi di ricerca che gli utenti effettuano mensilmente.

Usare il Keyword Planner senza inserire i dettagli di pagamento, dà l’accesso solo ad alcuni dati parziali. Infatti, si possono vedere solo degli intervalli generici, e non il numero preciso delle ricerche mensili di ciascuna keyword, come invece avveniva in passato. Si riesce comunque a farsi un’idea dell’interesse che gli utenti dimostrano per un determinato articolo o per una categoria di prodotti e servizi.

Se si desiderano ottenere i dati completi, si può impostare una campagna Adwords e metterla in pausa. Si può sbloccare per scaricare i dati, e poi bloccarla nuovamente dopo aver finito di lavorare.

Per scegliere le parole chiave giuste, bisogna analizzare quelle suggerite e decidere per quali di queste ottimizzare le pagine del sito. Dall’elenco proposto, conviene eliminare quelle troppo lontane dai prodotti o dai servizi offerti, quelle troppo generiche con concorrenza molto elevata (scarpe, libri, automobili, olio, ecc.) e quelle con volumi di ricerca troppo bassi.

Scegliere chiavi di ricerca più specifiche offre maggiori probabilità di essere trovati: ad esempio, una chiave come “olio biologico vegano” ha più possibilità di farvi trovare rispetto a una chiave come “olio evo”, anche se ovviamente avrà un volume di ricerche inferiore.

Poiché su Google la concorrenza è ormai sempre più elevata per quasi tutte le categorie di ricerca, per ottenere dei risultati con la SEO può volerci parecchio tempo, mesi e addirittura anni. Per accelerare questo processo si può lavorare con le “keyword di domanda”, quelle cioè con cui gli utenti cercano informazioni su Google.

Sono parole chiave come “qual è la differenza fra olio extravergine e olio di oliva” ad esempio, e vengono definite come chiavi "long tail", perché hanno un volume limitato di ricerche ma, lavorando sui contenuti di un blog interno al sito con un piano editoriale che risponda ai dubbi degli utenti, possono intercettare più traffico di quanto non si ottiene con le parole chiave più gettonate, ma già presidiate dalla concorrenza.

Utilizzando Google Suggest, si possono trovare le frasi che gli utenti utilizzano per ottenere informazioni: si può inserire nella ricerca un avverbio di domanda insieme alle parole chiave di proprio interesse, e capire cosa cercano i consumatori. Dopo di che si può impostare un piano editoriale con articoli che rispondano a quelle domande.

Se vogliamo sapere quante ricerche vengono effettuare con quella particolare domanda, basta inserire la frase su Google Keyword Planner, cliccando su “Ottieni volumi di ricerca e previsioni” e farsi un’idea del traffico che si può ottenere.

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