Tuttavia, la crescita della dipendenza dalla tecnologia è direttamente proporzionale all’aumento dei rischi nei quali si ha la possibilità di incappare navigando sul web.
In concomitanza con l’adattamento a questa nuova normalità è altrettanto importante non solo comprendere i pericoli a cui si è esposti quando si esplora il mondo digitale, ma anche assicurarsi di mettere in campo misure proattive volte a mettere in sicurezza sia i dati personali che quelli professionali.
Di seguito sono riportati alcuni errori di cyber sicurezza spesso messi in atto involontariamente in ambiente lavorativo e domestico.
Non utilizzare una Virtual Private Network (VPN)
In quest’epoca di digitalizzazione di massa, i dati e le informazioni di identificazione personale rappresentano un tesoro di inestimabile valore per gli hacker.
Una VPN fornisce un collegamento più sicuro tra dipendenti e aziende, garantendo un sistema di crittografia dei dati.
Questo tipo di sistema aiuta a mantenere sicuro lo scambio di informazioni, assicurando di tenerlo lontano dalla portata degli hacker.
Usare una rete Wi-Fi pubblica
Secondo una ricerca sostenuta dal NortonLifeLock Digital Wellness Report, circa il 24% della popolazione utilizza reti Wi-Fi pubbliche per accedere a internet.
Usare una rete pubblica o una connessione non sicura potrebbe rendere i dati vulnerabili ed esposti ad attacchi di hacker malintenzionati.
È perciò molto importante assicurarsi di fare sempre uso di una connessione che sia in grado di garantire sistemi di sicurezza e protezione dei dati durante la navigazione.
Lasciare privi di difese i dispositivi connessi
I dispositivi connessi a internet come ad esempio le telecamere di sicurezza e piuttosto che le stampanti sono dotati di piccoli computer che immagazzinano dati.
Questo significa che possono essere soggetti anch’essi a problematiche legate alla sicurezza.
Un esempio sono le password di default che non vengono aggiornate dai dipendenti.
I criminali informatici sono in grado di aggirare con facilità le scarse misure di sicurezza adottate da questi device.
Il segreto per proteggere la propria privacy è imparare ad impostare adeguatamente tutti i dispositivi che dispongono di una connessione internet.
Sottovalutare le informazioni pubblicate sui social media
Sono molti i rischi nei quali si può incappare navigando sui social: furto d’identità, ricatti, ecc…
Per esempio, rendere indistintamente pubblica la propria geolocalizzazione o il proprio luogo di lavoro in contesti social non lavorativi, non è un’azione sicura da compiere.
Si consiglia di evitare di fornire informazioni personali se la richiesta non viene da un utente certificato o che si conosce di persona.
Gli utenti dovrebbero fare inoltre maggiore attenzione ai dati che scelgono di condividere sulla rete.
È necessario ricordare infine la regola numero uno del web: Internet è per sempre. Significa che è pressoché impossibile rimuovere completamente dalla rete un’informazione una volta che viene pubblicata.
Non aggiornare le impostazioni di sicurezza e privacy
Non curarsi di queste impostazioni potrebbe causare la ricezione di mail di phishing. Un link che apparentemente sembra contenere solo informazioni di varia natura potrebbe portare i nostri dati ad essere vittima di una minaccia informatica che potrebbe creare molti danni.
Per evitare queste vulnerabilità è bene mantenere aggiornate le impostazioni di sicurezza e privacy.
Usare la stessa password per tutti i siti
Questo è probabilmente l’errore più comune tra coloro che non hanno familiarità con gli strumenti informatici. Spesso infatti capita di sentire colleghi che affermano di utilizzare la stessa password per tutti i profili social, per la casella di posta elettronica e per l’online banking solo per citarne alcuni.
Purtroppo però, anche se in apparenza molto comodo, questo metodo causa un elevatissimo rischio di hackeraggio. Questo a causa del fatto che se un hacker dovesse riuscire a risalire alla password corretta avrebbe automaticamente accesso a tutti i dati che desidera.
Il consiglio degli esperti è di utilizzare almeno 3 differenti password per tutti i profili online di cui si dispone.