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Gdo alimentare: indagine sui gruppi italiani e internazionali

5 febbraio 2019
di lettura

Mediobanca ha analizzato le performance dei principali Gruppi italiani e internazionali della Gdo alimentare e il loro utilizzo dell'e-commece.

Wal Mart è il maggior Gruppo della Gdo con un fatturato 2016 pari a 456,6 mld di euro, davanti alla connazionale Kroger (109,4 miliardi), alla francese Carrefour (76,6 miliardi), all’altra statunitense Target (65,9 miliardi), alla britannica Tesco (65,3 mld) e all’olandese Ahold Delhaize (62,3 mld). Il maggior operatore della Gdo italiana, Coop con 11,2 mld, è ampiamente arretrato nel contesto internazionale.

Proiezione internazionale

L’olandese Ahold Delhaize ha la maggiore proiezione internazionale e fattura all’estero il 79,1% delle vendite, seguita da tre gruppi francesi:

  • Auchan (64,1%) con importanti presidi in Italia, Cina e Russia
  • Carrefour (53,2%) presente soprattutto in Europae
  • Casino (42,3%) che ricopre posizioni di leadership in Colombia e Brasile.

Mediamente il 25,3% delle vendite dei grandi operatori è realizzato in punti vendita esteri.

A parte Wal Mart (24,1% all’estero), le altre catene statunitensi (Kroger, Target e Albertsons) operano solo sul mercato domestico, così come la spagnola Mercadona e i gruppi della Gdo italiana.

L’e-commerce nella Gdo alimentare

I principali operatori tradizionali della Gdo ricoprono un ruolo preponderante con lo sviluppo di nuovi servizi al consumatore come:

  • la consegna della spesa presso l’abitazione (formula prevalente)
  • il ritiro della spesa da parte del consumatore presso i punti di vendita (Click&collect).

In Italia il tasso di penetrazione degli acquisti online food and grocery sul totale del settore (0,5%) è sensibilmente inferiore a quello registrato nel Regno Unito (8%), in Francia (6%), in Germania e USA (2%). La spesa media annua per web shopper è di 500 euro, rispetto al valore più elevato della Francia pari a 1.850 euro.

Oltre alle catene di supermercati, si stanno affermando realtà importanti che operano esclusivamente online quali Prime Now di Amazon, Supermercato24 e altri.

L’incidenza dell’e-commerce risulta intorno al 4-5% del fatturato totale (Casino 5%, Target 4,4%, Ahold Delhaize 4%) mentre in Italia Esselunga ha dichiarato vendite online nel 2016 per 158 milioni (2,1% del fatturato). La principale cooperativa di consumo italiana Coop Alleanza 3.0 tocca appena lo 0,03% delle vendite.

A fine agosto 2017 Amazon ha rilevato la Whole Foods Market Inc. (catena di supermercati bio ad alta gamma, con un fatturato pari a 14,9 mld di euro nel 2016), mentre nel successivo novembre Auchan si è alleata con la cinese Alibaba per unire le rispettive competenze nella grande distribuzione fisica e nell'e-commerce in Cina.

Redditività ed efficienza

I maggiori operatori internazionali realizzano un margine industriale (Mon) pari al 4% del fatturato, superiore al 3,3% dell’aggregato italiano e il rendimento del capitale investito (Roi) è pari al 11,7%, quasi il doppio del 6,3% dei principali operatori italiani.

I gruppi statunitensi si confermano i più redditizi per Roi: Wal Mart al 18,1%, Kroger al 16,7%, seguiti dall’australiana Woolworths e dalla spagnola Mercadona, entrambe al 16,4%. Tra i gruppi italiani Eurospin mostra il migliore Roi (20,7%), seguita da Lidl Italia (16,3%) ed Esselunga (15%).

La graduatoria dell’efficienza, misurata in termini di vendite per mq di superficie, è guidata dall’australiana Woolworths con 10.850 euro/mq, seguita dalla spagnola Mercadona con 8.180 euro, dall’olandese Ahold Delhaize con 7.400 euro. Seguono, sopra la media internazionale di 5.900 euro, Tesco (6.900 euro) e Casino (6.570 euro), mentre Il valore più basso è quello della statunitense Target (2.960 euro).

Considerando solo le vendite sul territorio nazionale, Esselunga con 16.000 euro/mq si conferma come il gruppo internazionalmente più efficiente, davanti l’olandese Ahold Delhaize (13.050 euro/mq), l’australiana Woolworths (10.960 euro per mq), la britannica Tesco con 10.870 euro e la spagnola Mercadona (8.180 euro).  Le cooperative italiane Coop (6.730 euro/mq) e Conad (5.760 euro/mq) si posizionano relativamente bene, superando ampiamente la cooperativa tedesca Rewe a 4.630 euro.

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