CrossBorder eCommerce e Shopping Tourism

Da sempre lo shopping è stata una delle attività preferite dai turisti di tutto il mondo, con significativi fatturati per i commercianti e operatori locali.

2 agosto 2022

Da sempre lo shopping è stata una delle attività preferite dai turisti di tutto il mondo, con significativi fatturati per i commercianti e operatori locali.

Il fenomeno degli acquisti tax free è stato fino a inizio 2020 una voce importante per il retail in Europa e in particolare in Italia, con una crescita costante negli ultimi anni e con un balzo nel 2019 (fonte Global Blue 2020) del +16% rispetto al 2018, a fronte di una media europea (+10%), crescita trainata principalmente dai viaggiatori USA (+25%) seguiti dai turisti del Sud-est asiatico (+15%) e dei Paesi del Golfo (+13%).

Nel 2019 Milano era già una delle mete predilette dai turisti internazionali: cinesi (33%), russi (11%) e americani (8%) in testa. Analizzando i dati dello scontrino medio i viaggiatori che hanno speso di più sono i turisti da Hong Kong (1.841 euro), seguiti da cinesi (1.458 euro) e statunitensi (1.224 euro).

Poi è arrivato il Covid e tutto si è bloccato, con danni ingenti ai fatturati dei retailer delle città italiane dove era maggiore l’afflusso di turisti extra-europei, cioè Milano, Roma, Firenze e Venezia. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Sala, nella sola città di Milano i turisti cinesi generavano un fatturato di circa 300 milioni di euro al mese, includendo hotel, ristoranti e shopping. Proprio per questo il Comune e la Camera di Commercio di Milano avevano lanciato Experience Milano, è il canale ufficiale della città su We Chat, applicazione internet utilizzata da oltre un miliardo di cinesi. Il canale dedicato alla città ha anche un suo Mini Program collegato: uno strumento in grado di orientare e guidare il turista cinese che si trova a Milano alla scoperta dei punti di interesse e degli esercizi commerciali della città.

C’è stato poi un parziale recupero nel 2021 e nel 2022, ma è opinione diffusa che i flussi turistici mondiali torneranno ai livelli del 2019 non prima del 2024, al netto di possibili ulteriori crisi sanitarie o politiche. Questa prospettiva costringe chiaramente gli operatori del settore a cambiare le loro strategie e la loro offerta, in particolare verso i clienti extra Unione Europea, che godono dell’esenzione IVA sui loro acquisti fatti in punti vendita tradizionali, tra i quali dal 2021 bisogna includere i cittadini del Regno Unito.

Quali sono quindi le attività chiave che i retailer devono sviluppare nel breve e medio periodo, per gestire questa situazione?

La prima è sicuramente il clienteling, cioè la gestione del cliente, che deve essere efficace e performante in presenza quando il cliente è di persona nel punto vendita e tutti i suoi dati sono immediatamente disponibili ai sales assistant mediante un device digitale, ma anche a distanza, via chat o video chiamata, facendo sempre sentire il cliente servito e assistito. Un’attività di clienteling può permettere di raggiungere consumatori che in passato venivano a fare shopping in Italia, recuperando quindi la relazione e almeno parte delle vendite.

Collegato al clienteling c’è l’e-commerce, gestito naturalmente in maniera assolutamente integrata con il retail tradizionale, secondo una logica veramente omnicanale, con l’obiettivo di portare il prodotto a clienti lontani, valorizzando comunque le boutique e gli showroom dei brand, che possono diventare l’ambiente per le dirette del Live Commerce, fenomeno di straordinario successo in Cina e quindi particolarmente adatto per raggiungere i consumatori di quel paese, che come ricordato erano una parte molto importante delle vendite dello shopping tourism in Italia e in Europa.

La vendita a distanza ha poi un altro canale in forte crescita, quello dei marketplace online, che in tutto il mondo valgono mediamente tra il 30-40% delle vendite BtoC e che oggi possono rappresentare un canale commerciale decisivo per recuperare, almeno in parte il fatturato perso nelle vendite in negozio fatte in passato ai turisti.

Promos Italia S.c.r.l.

Agenzia italiana per l'internazionalizzazione
Sede legale: Via Meravigli, 9/b - 20123 Milano (MI)
PEC: promositaliascrl@legalmail.it
Codice Fiscale, Partita IVA: 10322390963