Esportare usando i marketplace

Avere successo all’estero con un sito e-commerce comporta un investimento importante di tempo, personale e budget. Il marketplace rappresenta una valida alternativa in quanto offre da subito: visibilità, tecnologia e servizi logistici.

9 gennaio 2019

Avere successo all’estero con un sito e-commerce comporta un investimento importante di tempo, personale e budget. Il marketplace rappresenta una valida alternativa in quanto offre da subito: visibilità, tecnologia e servizi logistici.

Oggi, gran parte delle vendite online viene effettuata sui marketplace, con una tendenza in continua crescita. Il marketplace rappresenta infatti la soluzione più facilmente praticabile per vendere all’estero. Consente di acquisire esperienza, valutare l’interesse del pubblico per i propri prodotti sui vari mercati, utilizzare gli strumenti di marketing e logistica già predisposti, limitando così i costi di gestione e di personale da dedicare al canale web.

Gli esercenti per poter caricare il catalogo pagano una commissione sulle vendite in cambio di traffico e di strumenti tecnologici. Acquistando pacchetti marketing, si può ottenere maggiore visibilità a fronte di costi sempre monitorabili. I feedback dei clienti sono importanti per far crescere il traffico naturale.

Marketplace generalisti

Un marketplace generalista è simile a un grande centro commerciale, in cui negozi virtuali di ogni genere vendono i loro prodotti con relativa facilità. In Italia, i marketplace generalisti più conosciuti sono eBay e Amazon.

eBay è il marketplace più “antico” e più conosciuto. È un marketplace puro, che nasce inizialmente come piattaforma per i privati che desideravano vendere i loro beni, anche usati. Oggi su eBay è possibile vendere beni sia nuovi che usati, a prezzo fisso oppure all’asta. Gli esercenti di eBay possono essere sia privati che professionisti e vendere sui siti internazionali di Ebay in Austria, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Australia, Canada e Stati Uniti, scegliendo tra due formule: vendite di base, per venditori “principianti” e vendite avanzate, per venditori più esperti.

Amazon, nato come libreria online, è diventato il più grande negozio online del mondo. Oggi è per metà negozio online (in quanto vende ancora i suoi prodotti direttamente), e per metà marketplace. Gli esercenti che vendono su Amazon possono vendere anche in Spagna, Germania, Francia e Regno Unito senza pagare quote di abbonamento aggiuntive, usando la logistica e tutti gli strumenti che Amazon mette a disposizione.
Per vendere negli Stati Uniti invece, bisogna iscriversi al sito originale americano Amazon.com. Attenzione a rispettare tutte le regole, a volte anche “cavillose” (ad esempio, le misure esatte al millimetro dei pallet da inviare ai magazzini Amazon).

I modelli di eBay e di Amazon hanno fatto scuola nel mondo, dando l’esempio a moltissimi marketplace all’estero:

  • Aliexpress, Tmall e JD in Cina
  • Jumia in Africa
  • Lazada nel Far East
  • Mercado Libre in Sud America
  • Souq in Medio Oriente
  • Naver in Sud Corea
  • Allegro in Polonia
  • Ozon in Russia.

Marketplace a tema

Esistono poi marketplace come Etsy, Artimondo o Farfecht, specializzati su alcune specifiche categorie merceologiche.

Etsy è la piattaforma americana dedicata alla vendita di prodotti artigianali, artistici e oggetti vintage, che vende in tutto il mondo. Su Etsy, anche i piccoli produttori di oggetti artigianali possono ottenere visibilità. Gli esercenti hanno a disposizione un negozio e-commerce personalizzabile per presentarsi e caricare il proprio catalogo. Etsy consente ai piccoli artigiani di espandersi in mercati altrimenti impossibili da scalare. Naturalmente, data la grande quantità di concorrenti, se non si acquista un pacchetto marketing è abbastanza difficile ottenere visibilità.

Simile ad Etsy, ma iniziativa tutta italiana, Artimondo è il marketplace per vendere prodotti artigianali eccellenti in Italia, ma anche in Germania, Spagna, Francia e UK. Nasce come il marketplace dell’Artigiano in Fiera di Milano, dove gli artigiani di oltre 110 paesi nel mondo offrono più di 10.000 prodotti nel settore del food, della moda, del wellness e dell’arredamento. Oggi il marketplace è accessibile anche agli artigiani che non espongono in fiera, ma che possono accedere al sito solo dopo una valutazione piuttosto seria da parte dei gestori.

Nel settore dell’abbigliamento degli accessori di lusso, il marketplace inglese Farfetch offre a boutique indipendenti e a brand famosi la possibilità di vendere prodotti unici e quasi introvabili alla clientela di tutto il mondo. Per accedere a Farfetch le boutique devono superare una selezione molto severa, perché il livello richiesto è piuttosto alto. Farfetch ha dimostrato che si possono vendere online anche prodotti di lusso, per acquirenti altospendenti, sfatando il mito che non tutto si riesce a vendere online.

Per informazioni

digitexport@promositalia.camcom.it

 

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